Pane e Dolci della tradizione

Pane e Dolci della tradizione

La tradizione culinaria della Carnia, situata nel cuore delle Alpi Carniche, è ricca di sapori rustici ed autentici, che riflettono il legame profondo con la montagna e le risorse locali. Il pane ed i dolci tipici della regione sono espressione di questa tradizione, spesso preparati con ingredienti semplici, ma ricchi di gusto e storia. Ogni ricetta è una testimonianza dell'ingegno delle famiglie carniche, che, con pochi ma preziosi ingredienti, riuscivano a creare prodotti alimentari che oggi continuano a rappresentare un legame forte con il territorio. 

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Il pan di Sorc

Il "Pan di Sorc" ovvero pane di frumento cinquantino, nasce da una storia di contaminazioni di culture e sapori diversi dell’Europa centrale. Grazie alla vita di molti artigiani ed operai che partivano per lavoro e rientravano in patria portando a casa nuove abitudini gastronomiche. Realizzato con una base di miscele di farine di mais cinquantino (il sorc in lingua friulana), segale, frumento e fichi secchi, a cui alcuni erano soliti aggiungere anche noci, uvetta e semi di finocchio. Questo pane dolce e speziato si presentava come una pagnotta rotonda dalla crosta scura e croccante all’esterno ed un interno di mollica dal classico sapore di polenta gialla. Si consumava sia dolce che salato, come accompagnamento a salumi e formaggi stagionati. Essiccato, dopo due o tre giorni, veniva inzuppato nel latte. Questo prodotto nel tempo è divenuto presidio Slowfood. Le diverse specialità di pane che vengono prodotte in Carnia, rendono orgogliosi i maestri fornai di tutta la zona. Sono ben lieti di far assaporare i prodotti del loro lavoro e della loro fatica, proseguendo una tradizione che, soprattutto in questa zona, si tramanda di padre in figlio da secoli quasi, facendo arrivare fino a noi un pane che ha lo stesso gusto di quello che mangiavano i nostri padri ed i nostri nonni. Il profumo del pane appena sfornato è uno di quelli che restano più fortemente impressi, che rievoca tempi ormai passati.

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La Pite

La Pite nasce dalla cucina povera della Carnia, dove si utilizzavano ingredienti locali e di stagione. E' molto più di una semplice torta di mele: è un dolce che porta con sé la storia e la cultura di una regione montana che ha saputo valorizzare i suoi ingredienti locali. Le mele rosse selvatiche, conosciute come "pomi", sono le protagoniste di questa torta. Anche se piccole, queste mele racchiudono un sapore intenso, leggermente acidulo e rinfrescante. Il dolce è arricchito da frutta secca come noci, pinoli ed uvetta, che donano un tocco di croccantezza e dolcezza. La combinazione di questi ingredienti semplici la rende un dolce sorprendentemente gustoso. La Pite è una torta rustica e genuina che incarna i sapori semplici della cucina contadina. Questo dolce di mele, avvolto in una pasta friabile senza uova, è un vero e proprio tesoro gastronomico, perfetto per chi cerca una ricetta autentica e naturale. 

I Colaz

I colaz, o biscotti della cresima, sono biscotti tipici friulani. Sono ciambelle che derivano da un'antica tradizione: un tempo venivano confezionati in occasione del sacramento della confermazione e, prima di essere consumati ornavano, appesi ad un nastro generalmente rosa oppure azzurro, l’abito dei cresimandi. Preparati in differenti varianti a seconda della zona di produzione, i colaz si presentano come delle invitanti ciambelline realizzate con un impasto a base di di farina di grano tenero, zucchero, talvolta latte, strutto, bicarbonato di ammonio e sale aromatizzato con cannella, chiodi di garofano e vanillina. Non manca, inoltre, chi dona un tocco ancora più inebriante ed aromatico arricchendo l'impasto anche con della grappa o del vino bianco. C'è chi ancora oggi prepara i colaz nella propria pasticceria oppure in casa personalizzando la profumata ricetta a proprio piacimento.

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